Gestire un’azione in rosso
Come ho ripetuto più volte il mercato azionario nel breve periodo subisce movimenti che nella maggior parte dei casi non seguono nè logica nè raziocinio.
Per questo ho deciso di fare un post sulle difficoltà della gestione di un’ azione in rosso e su una mia esperienza personale che, ha cambiato molto il mio modo di vedere gli investimenti azionari.
Una volta lessi una frase del seguente tenore: “Se non hai mai posseduto per un certo periodo di tempo un’azione in rosso del 50% allora non sei un’investitore.”
Non mi piaceva molto come frase, personalmente un’azione da me posseduta non era mai scesa di così tanti punti, ma adesso a distanza di anni, devo dire che quella frase era straordinariamente azzeccata.
Fine del 2015, come già raccontato in un vecchio post acquistai le prime quote della Weir Group, nota società che vende e progetta macchinari per l’estrazione e la produzione di petrolio, energia e gas.
Passai un’intera estate a valutare la società, aveva utili in rosso e il petrolio era ai minimi storici, ma feci lo stesso la mia valutazione e ad oggi so di averla fatta corretta, cosi entrai a 1250 sterline per azione.
Nel giro di un paio di mesi l’azione precipito intorno alle 800 sterline, il tasso di cambio era a mio sfavore e così mi trovai con un meno 30%. Avevo letto così tanto per sopportare una situazione del genere che non me la cavai male, anche se avevo timore e quindi guardavo spesso il prezzo e leggevo continuamente notizie sulla società. Ma il timore durò poco, mi ricordai delle parole dei grandi investitori della storia, ne cito due in particolare:
1) L’investitore non sbaglierebbe di molto se il suo motto fosse semplicemente:”mai acquistare un’azione dopo un sostanziale rialzo, o vendere dopo un sostanziale ribasso”
2) Sarebbe meglio che le sue azioni non avessero alcuna quotazione di mercato, perchè cosi gli sarebbe risparmiato il tormento mentale causatogli dall’errore di giudizio di altri”
Mi aiutò molto leggere queste frasi. Iniziai a capire che le mie valutazioni non erano cambiate, il prezzo scendeva ma il valore rimaneva lo stesso. Allora smisi di controllare l’azione e studiai solo di più l’azienda. Avevo capito i veri requisiti dell’investitore intelligente: la calma e la pazienza.
Ricordo che un giorno mentre facevo colazione con mia sorella in Francia, mi chiese come andavano gli investimenti e le raccontai anche di questa società. Per curiosità aprii la quotazione e vidi che ero arrivato ad un meno 39%, questa volta però avevo imparato la lezione e non avrei ripetuto l’errore. Feci semplicemente una cosa: aspettai e chiusi la quotazione del titolo.
E alla fine dei giochi ho avuto ragione, oggi l’azione quota quasi 2000 sterline, è tornata al suo valore reale. Se avessi venduto l’azione per paura avrei conseguito una perdita. Invece sono stato calmo e razionale e ho aspettato che l’azione tornasse al suo reale valore, così da ottenere un guadagno sulle azioni Weir Group.
In conclusione come disse molte vole Benjamin Graham:” L’autentico investitore in azioni ordinarie non ha bisogno di grandi quantità di cervello e conoscenza, ma piuttosto di qualità caratteriali fuori dal comune”
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